Quello di Mitra è un culto sorto attorno il II secolo a. C. nell’area del Mediterraneo orientale e, successivamente, diffusosi in tutto l’Impero Romano, in particolar modo fra i legionari, per poi scomparire attorno al IV secolo d. C. Si trattava di una religione misterica, ovvero in cui il corpus delle credenze veniva trasmesso ai soli iniziati. Per questo motivo non conosciamo esattamente cosa avvenisse nei luoghi di culto,i mitrei. Conosciamo bene, tuttavia, l’iconografia dei mitrei poiché è assolutamente simile in tutti i territori dell’Impero. I riti avvenivano in un edificio sotterraneo di forma rettangolare. Un tetto a volta ricopriva la struttura, un corridoio ribassato percorreva il centro dell’edificio. Al termine del corridoio era rappresentata la scena della tauromachia da parte di Mitra.
La scena è molto particolare e si svolge praticamente sempre nel medesimo modo, almeno nei suoi elementi centrali: il nucleo centrale è costituto da Mitra che, vestendo un berretto frigio e voltato di spalle, pugnala un toro. Uno scorpione punge i genitali dell’animale, inoltre sono presenti un serpente, un cane, un serpente, una coppa e un leone. Due personaggi, noti come Cautes e Cautopates, sono rappresentati come il sole e la luna.